Fondazione Alessandro Volta

FESTIVAL DELLA LUCE LAKE COMO

SOTTO IL VULCANO NATURA, LUCE, ENERGIA E LE SFIDE DELLA SCIENZA
Edizione speciale nel bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio (A.D. 23 - 2023)

Como, 20 aprile 2023 – La decima edizione del Festival della Luce Lake Como “Sotto il Vulcano. Natura, luce, energia e le sfide della scienza”” si terrà dal 5 al 31 maggio 2023.

Il festival nasce nel 2013 grazie all’intuizione del suo fondatore Franco Brenna ed è promosso e organizzato da Fondazione Alessandro Volta con il coordinamento scientifico del Comitato Città della Luce.

Il Festival festeggia quest’anno la sua Decima Edizione in concomitanza con un’altra occasione di grande rilievo: la ricorrenza del Bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio (23-2023).

I numerosi patrocini ricevuti dimostrano la grande eco raccolta intorno a questa edizione speciale: Regione Lombardia, Comune di Como, Camera di Commercio di Como-Lecco, Como Città Creativa – UNESCO, International Day of Light – UNESCO, Fondazione Cariplo, Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bimillenario Pliniano, Università dell’Insubria, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Institute for High Energy Physics di Barcellona.

 

Per dare il giusto rilievo all’edizione speciale per i dieci anni, il Comitato scientifico, insieme a Fondazione Alessandro Volta, ha individuato due tematiche che sono alla base del Festival e che ben si associano all’evento storico pliniano:

  1. la divulgazione della cultura scientifica e umanistica che con Plinio il Vecchio trova il suo prototipo storico più famoso e riconosciuto sin dall’antichità nella Naturalis Historia. L’opera, che con i suoi 37 libri può essere considerata antesignana delle moderne Enciclopedie, spazia dalla cosmologia e astronomia alla meteorologia, dalla geografia fisica e umana alle scienze naturali, dalla medicina pratica alla pittura e scultura.

 

  1. il binomio luce/energia nelle sue più varie forme, testimoniate da tutte le trascorse Edizioni del Festival. Nella vicenda umana e intellettuale di Plinio il Vecchio, è proprio l’energia tellurica sprigionata dal Vesuvio nella storica eruzione del 79 d.C. – che ha illuminato per giorni l’oscurità della notte e oscurato l’accecante luce mediterranea – ad attirare la curiosità scientifica del naturalista, fino a mettere a repentaglio la propria vita.

 

“Il Festival della Luce arriva a spegnere le sue prime dieci candeline – afferma l’Assessore alla Cultura Enrico Colombo – e lo fa con una rassegna unica che ci lega indissolubilmente al nostro passato: Plinio il Vecchio a cui la rassegna è dedicata e Alessandro Volta padre dell’elettricità, elemento fondante della Luce.
Per la nostra comunità si prospetta un mese intenso, ricco di eventi che ci faranno riscoprire l’importanza dell’eredità del nostro passato coinvolgendo l’intera città e le sue realtà culturali. Il festival ha inoltre il merito di fa crescere il legame della nostra “Como Creative City UNESCO” con la mission dell’UNESCO che ogni anno celebra nel Mondo la “Giornata Internazionale della Luce””.

 

Ogni festival si pone l’ambizione di aggregare eventi e momenti culturali con un unico tema. Quest’anno il tema della luce non solo unisce il mondo umanistico a quello scientifico – sottolinea Luca Levrini, presidente della Fondazione Volta – ma ambisce alla crescente esigenza della cultura classica; celebrare il bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio, infatti, intende riscoprire la necessità di apprezzare e vivere i contenuti classici, la cui sorprendente attualità deve essere di guida per le esigenze dell’oggi.

 

“L’impressionante accelerazione delle conquiste scientifiche – evidenzia Giulio Casati, presidente del Comitato scientifico del festival – richiede che ciascuno possa accedere alla informazione scientifica così come può leggere e scrivere. Il festival della luce si propone di dare un piccolo contributo in questa direzione in particolare cercando di unire l’aspetto scientifico a quello umanistico e contribuire quindi a rompere i confini tra scienza e cultura in generale, in continua separazione nel mondo attuale.

 

“Un traguardo, i dieci anni del Festival della Luce – conclude Franco Brenna, fondatore dell’iniziativa – premiato dall’impegno di tutti coloro che con grande passione e altruismo hanno saputo operare affinché questo evento potesse dimostrare esperienze scientifiche, validità umanistiche e condivisione sociale”.

 

DATI DELLE EDIZIONI PASSATE

Dall’edizione n° 1 del 2014 a quella del 2022, il Festival della Luce ha raccolto l’adesione di oltre 60.000 partecipanti provenienti dal territorio, da altre province lombarde e dalla vicina Svizzera.

Sono stati ospitati a Como circa 250 personaggi della scienza, della cultura e dello spettacolo e 6 premi Nobel di tutto il mondo:

2015Claude Cohen-Tannoudji, Premio Nobel per la Fisica 1997 “per lo sviluppo di metodi per raffreddare e catturare atomi con la luce laser” che hanno consentito applicazioni come l’imaging a risonanza magnetica o i precisissimi orologi atomici.

2016Shuji Nakamura, Premio Nobel per la Fisica 2014 “per l’invenzione dei diodi a emissione luminosa (LED)” che hanno permesso di realizzare sistemi di illuminazione a basso consumo energetico.

2017 Erwin Neher, Premio Nobel per la medicina 1991 “per i suoi studi sulle sinapsi e la comunicazione tra i neuroni” che hanno dato un forte impulso allo studio delle malattie degenerative del sistema nervoso.

2018Martin Chalfie, Premio Nobel per la chimica 2008 “per la scoperta della Proteina Verde Fluorescente (Gfp)” che ha reso visibili i processi interni delle cellule in vivo con applicazioni nel campo dell’oncologia.

2021Michel Mayor, Premio Nobel per la fisica 2019 “per la scoperta del primo esopianeta in orbita attorno a una stella simile al Sole” che ha dato una ulteriore spinta alla comprensione dell’evoluzione dell’Universo e della posizione della Terra nel cosmo.

2022Daniel Shechtman, Premio Nobel per la chimica 2011 “per la scoperta dei quasi – cristalli” dotati di un altissimo potere isolante e che trovano applicazioni nel campo dell’ottica e delle nanotecnologie”.

 

Si ricorda la partecipazione al Festival della Luce 2019 di Jocelyn Bell Burnell, astrofisica britannica e scopritrice della prima stella pulsar nel 1967 quando era ancora una giovane dottoranda. Proprio per la sua età fu esclusa dal Nobel, che venne invece assegnato al suo supervisor Antony Hewish nel 1974. La comunità scientifica ha voluto premiarla 2018 con lo Special Breakthrough Prize nella Fisica Fondamentale, un premio di 3 milioni di dollari, tre volte tanto il premio Nobel! La scienziata ha devoluto la somma all’Istituto di Fisica da lei diretto per finanziare borse di ricerca destinate a giovani ricercatrici e ricercatori di talento e meritevoli.

Info e prenotazioni: https://fondazionealessandrovolta.it/festival-della-luce-lake-como/

 

Il Festival è organizzato nell’ambito della Giornata Internazionale della Luce, che ogni anno viene celebrata nel Mondo in maggio sotto l’egida dell’UNESCO.